A caval donato non si guarda in boccaVecchio proverbio già in uso nella lingua latina è usato in molti Paesi e in molte lingue.

Il senso è quello di dire che qualsiasi regalo è una cosa guadagnata e quindi di non mostrarsi di gusti difficili.

Le origini si fanno risalire a San Girolamo nella sua Commentariorum In Epistolam Beati Pauli Ad Ephesios, che scrive «Noli equi dentes inspicere donati» è dovuta l’originale citazione. Il proverbio trae le sue origini dalla stima dell’età di un cavallo, in passato fonte di ricchezza per chi lo possedesse, fatta attraverso la lettura della sua dentizione. Un soggetto giovane, infatti, ha una valutazione superiore di uno vecchio.

Versioni in altre lingue:

  • corso: À cavaddu dunatu, un fidià denti
  • francese: À cheval donné on ne regarde pas les dents
  • inglese: Don’t look a gift horse in the mouth
  • spagnolo: A caballo regalado no le mires el diente
  • tedesco: Einem geschenkten Gaul schaut man nicht ins Maul
  • ungherese: Ajándék lónak ne nézd a fogát
  • rumeno: Calul de căpătat nu se caută la dinți
  • russo: дареному коню в зубы не смотрят

Il disegno è opera di Andrea Vizzotto