ResistenzaIl 25 Aprile è una delle festività civili della Repubblica italiana, si celebra la fine dell’occupazione tedesca in Italia, del regime fascista e della Seconda guerra mondiale, quindi della Liberazione simbolicamente sancita al 25 aprile 1945. La data venne stabilita nel 1949, e fu scelta convenzionalmente perché fu il giorno della liberazione da parte dei partigiani delle città di Milano e Torino, ma la guerra continuò per qualche giorno ancora, fino ai primi giorni di maggio.

Le altre città dell’Italia settentrionale furono liberate: il 21 aprile, Bologna, il 26 aprile, Genova, il 28 aprile, Venezia. La Liberazione mette così fine a venti anni di dittatura fascista ed a cinque anni di guerra; simbolicamente rappresenta l’inizio di un percorso storico che porterà al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, quindi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione.

In molte città italiane vengono organizzate manifestazioni, cortei e commemorazioni in memoria dell’evento. Il primo governo provvisorio istituì la festa, solo per il 1946, con il decreto legislativo luogotenenziale n. 185 del 22 aprile 1946 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive”); l’articolo 1 infatti recita: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”.

Fu poi la Legge n. 260 del 27 maggio 1949 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive”) a rendere definitiva la festa della Liberazione.

Gli ultimi giorni della guerra

Gli ultimi giorni della fine della guerra videro gli alleati superarono il Po il 24, e il 25 aprile 1945 i soldati tedeschi e della repubblica di Salò cominciarono a ritirarsi da Milano e da Torino, dove la popolazione si era ribellata e iniziarono ad arrivare i partigiani. A Milano la radio “Milano Libera” aveva annunciato uno sciopero generale. Le fabbriche vennero occupate e presidiate e la tipografia del Corriere della Sera fu usata per stampare i primi fogli che annunciavano la vittoria. La sera del 25 aprile Benito Mussolini abbandonò Milano per dirigersi verso Como (verrà catturato dai partigiani due giorni dopo e ucciso il 28 aprile). I partigiani continuarono ad arrivare a Milano nei giorni tra il 25 e il 28, sconfiggendo le residue e limitate resistenze. Una grande manifestazione di celebrazione della liberazione si tenne a Milano il 28 aprile. Gli americani arrivarono nella città il 1° maggio.

Il 25 Aprile è una delle festività civili della Repubblica italiana, si celebra la fine dell’occupazione tedesca in Italia, del regime fascista e della Seconda guerra mondiale, quindi della Liberazione simbolicamente sancita al 25 aprile 1945. La data venne stabilita nel 1949, e fu scelta convenzionalmente perché fu il giorno della liberazione da parte dei partigiani delle città di Milano e Torino, ma la guerra continuò per qualche giorno ancora, fino ai primi giorni di maggio.

Le altre città dell’Italia settentrionale furono liberate: il 21 aprile, Bologna, il 26 aprile, Genova, il 28 aprile, Venezia. La Liberazione mette così fine a venti anni di dittatura fascista ed a cinque anni di guerra; simbolicamente rappresenta l’inizio di un percorso storico che porterà al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, quindi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione.

In molte città italiane vengono organizzate manifestazioni, cortei e commemorazioni in memoria dell’evento. Il primo governo provvisorio istituì la festa, solo per il 1946, con il decreto legislativo luogotenenziale n. 185 del 22 aprile 1946 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive”); l’articolo 1 infatti recita: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale”.

Fu poi la Legge n. 260 del 27 maggio 1949 (“Disposizioni in materia di ricorrenze festive”) a rendere definitiva la festa della Liberazione.

Gli ultimi giorni della guerra
Gli ultimi giorni della fine della guerra videro gli alleati superarono il Po il 24, e il 25 aprile 1945 i soldati tedeschi e della repubblica di Salò cominciarono a ritirarsi da Milano e da Torino, dove la popolazione si era ribellata e iniziarono ad arrivare i partigiani. A Milano la radio “Milano Libera” aveva annunciato uno sciopero generale. Le fabbriche vennero occupate e presidiate e la tipografia del Corriere della Sera fu usata per stampare i primi fogli che annunciavano la vittoria. La sera del 25 aprile Benito Mussolini abbandonò Milano per dirigersi verso Como (verrà catturato dai partigiani due giorni dopo e ucciso il 28 aprile). I partigiani continuarono ad arrivare a Milano nei giorni tra il 25 e il 28, sconfiggendo le residue e limitate resistenze. Una grande manifestazione di celebrazione della liberazione si tenne a Milano il 28 aprile. Gli americani arrivarono nella città il 1° maggio.